L`importanza dell'espressione orale

Parole Chiave

Autore: Teresa Kozak

Con l’entrata in vigore del nuovo ordinamento, gli esami di HSK, per non parlare degli esami HSKK, prestano maggior importanza alla capacità di comprensione e di esposizione orale.

Esser preparati a questo nuova evenienza non è però semplice. I programmi degli istituti volti ad insegnare la lingua cinese spesso trascurano le caratteristiche peculiari di questa lingua, in particolare la sua esposizione orale.


Alla base della lingua cinese non troviamo le regole grammaticali ben conosciute da noi in Occidente. Mancano del tutto la distinzione dei generi, del plurale o del singolare, i tempi dei verbi etc. Diversamente dalle lingue indo-europee, la lingua cinese usa regole particolari per formare frasi. Impariamo così fin dal principio che l’ordine delle parole nella frase non cambia quando la frase diventa interrogativa. Questo perché l’ordine è tutto. Svolgendo degli esercizi specifici si può evitare che lo studente parli cinitaliano; parlo italiano con parole cinesi.


Parliamo di formulazione frasi


PAROLE CHIAVE CI AIUTANO A ORENTARCI NELLA FRASE

Si tratta perlopiù di particelle che danno il senso alla frase. La loro importanza è fondamentale, tenuto conto del fatto che sostituiscono la struttura grammaticale base che noi, diversamente da loro, abbiamo a disposizione.

Una delle parole più trascurate è 也 “anche”, colpevole di trovarsi, essendo un avverbio, dopo il soggetto, anziché prima di esso. Al posto dell’abituale “anch’io”, “anche tu”, “anche la particella più piccola”, troveremo “io anche”, “tu anche” e “la particella più piccola anche”. Nel migliore dei casi diremo “io pure”, “tu pure” e “la particella più piccola pure” ma non si tratta della stessa cosa. Correremo ai ripari, ma nel farlo spesso ci dimentichiamo di prendere in considerazione questa parola.

Allo stesso modo vengono trascurati avverbi di ben più grande importanza con conseguente travisamento dell’intera frase. Penso qui ad esempio all’avverbio 就 e all’avverbio 才. Quando le spiego noto che il primo è facilmente comprensibile, mentre non lo è il secondo. Questo perché il primo occupa lo stesso posto del suo corrispondente in italiano. Il caso del secondo è ben più complesso e richiede un’attenzione particolare. Nel caso di 就 avremo "Non è ancora buio ma le luci sono già accese" oppure "Quando suona la sveglia, egli è già in piedi". Nel caso di invece avremo delle frasi: "Eravamo d'accordo di vederci alle nove, come mai adesso solo sei arrivato?" oppure "Il treno era già partito quando solo siamo giunti alla stazione." Queste due frasi suonano malissimo e quindi siamo refrattari ad accettare che in cinese si debba procedere in questo modo.

Tornando a ripetere che la struttura base, così familiare a noi, non esiste nella lingua cinese dobbiamo arrendersi al fatto che nella lingua cinese, invece, vi sono sistemi diversi che servono per esprimere lo stesso concetto. Una di essi è l’utilizzo di particelle grammaticali. Essi, trovandosi spesso in posizione avverbiale, sembrano rivestire minor importanza, portando lo studente italiano a trascurarli. Al contrario, queste particelle e questi avverbi, sono come i fari nella notte che guidano la nave verso i porti sicuri. Riconoscerli non è semplice, tuttavia con continui esercizi ad essi dedicati garantiscono, anche in questi casi, risultati soddisfacenti.

Se ti senti coinvolto in queste problematiche, puoi scoprire sulla nostra guida "Lingua Cinese", cosa fare per superare i problemi e mettere a frutto le tue competenze linguistiche.