Differenze culturali nell’ambito della grammatica

L’importanza della sostanza



Autore: Teresa Kozak

Quando ci si accinge a tradurre un testo cinese inaspettatamente ci si accorge che alla base della comprensione vi è la cultura. Nel testo cinese la cultura è quella cinese.

Oggi parliamo della sostanza della frase.



Parlando di un aspetto squisitamente grammaticale (complementi potenziali con verbi di moto con complemento oggetto -luogo- e complemento oggetto -nome-) si è sollevato un problema che supera ampiamente i limiti propri delle regole grammaticali.

Trovandosi nel caso di dover inserire nella stessa frase sia il complemento oggetto (luogo per azioni che comportano movimento) e complemento oggetto (nome), mi sono sentita coinvolta di persona e quindi avevo proseguito così:

“Una mia allieva che conosceva un discreto numero di parole e aveva acquisito le regole grammaticali basilari è scoppiata a dire: Possibile mai che non sappia dire “Non riesco a mettere le gocce negli occhi”?

Si tratta esattamente di questo. Per poter fare una frase simile devo arrivare qui, dove siamo giunti noi adesso.

La lingua cinese si trova in criticità in presenza di più di un complemento verbale. Questo assieme ad altre limitazioni grammaticali (se uso 着 non uso 了 per fare un esempio) denota la tendenza di inserire nella frase un solo concetto alla volta. Gli studenti italiani, invece, amano arricchire le frasi con ogni possibile dettaglio e quando lo fanno in cinese il risultato è a dir poco grottesco.”

Non m’interessa qui definire il giusto procedimento, l’occasione mi è cara per affermare ancora una volta l’importanza di stabilire la sostanza della frase; vale a dire: CHE COSA VOGLIO ESPRIMERE.

Tornando alla tendenza quasi irresistibile dello studente italiano di inserire in una frase tutto ciò che è in grado di dire in cinese, voglio affermare con decisione che la cultura cinese è diversa anche in questo contesto. La frase cinese, indipendentemente dalla sua lunghezza, esprime un concetto alla volta. Questo concetto posso chiamarlo SOSTANZA.

Un concetto, una sostanza alla volta.

E’ evidente dalla costruzione della frase qual è la sostanza. Come ne parlavo in un articolo relativo agli avverbi, la lingua cinese usa alcune parole chiave che ci guidano a capire qual è la sostanza. In ciascuna frase è relativamente facile individuare la parola chiave, di lì a completare la traduzione è un attimo.

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