Avere una propria identità di marca e un proprio nome è molto importante per poter avere un business vincente in tutti i mercati del mondo, in modo da essere facilmente e immediatamente riconoscibile dal tuo pubblico. Ma questo è ancora più vero e valido per la #Cina, dove c'è un'antica tradizione storico-culturale legata al nome, portata avanti sia dal filone filosofico Confuciano con il concetto di 正名 zhèngmíng, ossia nome autentico, che dal Daoismo che vede il nome come un filtro per riuscire ad interpretare e comprendere la vera realtà del mondo per noi troppo complicata.
Oggi però parliamo di un brand case study molto particolare e interessante una piattaforma social occidentale, ossia Linkedin che in cinese si chiama 领英 lǐngyīng. Per scoprire tutti i dettagli e approfondimenti non ti rimane che continuare a leggere l'articolo.
Esistono principalmente 3 strategie di traduzione di un brand naming:
☝️ la traduzione fonetica;
✌️ la traduzione letterale;
🤟 la traduzione evocativa/descrittiva;
Quale ha scelto la celebre piattaforma di networking?
La piattaforma Linkedin ha scelto la combinazione di questi due caratteri:
领 lǐng vuol dire “guidare/guida”;
英 yīng sta per “talento o élite”.
Quindi può essere tradotto come "élite alla guida”.
Risulta chiaro che la scelta è ricaduta sulla traduzione evocativa, il senso è infatti quello di essere una sorta di officina di talenti in cui i giovani prodigi possono essere notati e quindi trovare il lavoro dei propri sogni.
Linkedin non è più presente in Cina, ma questo non significa che non abbia un pubblico cinese di rifermento, e questo lo spinge a continuare la sua strategia cross-culturale anche per quello che riguarda il nome di brand.
Qual è questo pubblico cinese di riferimento che esiste fuori dalla Cina?
Sicuramente tutti i cinesi emigrati, da coloro che cercano lavoro, agli studenti universitari che prima puntano alla loro formazione e poi ad una carriera lavorativa oltre confine. Le famiglie cinesi di seconda e terza generazione che vivono fuori dalla grande muraglia. Per non dimenticare tutti i commerciali esteri, che per la loro azienda devono interfacciarsi con il resto del mondo. Quindi per poterlo fare oltre ad avere un profilo WeChat devono anche andare incontro alle abitudini e ai costumi dei loro partner occidentali.
Una buona comunicazione cross-culturale aziendale va vista anche in questi termini.
Sicuramente la strategia linguistica è stata geniale, MA c’è un MA (c’è sempre un ma).
Credo che molti di voi si siano accorti di come Linkedin stia diventando sempre più simile ad un social media come Facebook perdendo via via la sua utilità di app per trovare lavoro. Quindi la Linkedin Corporation ha capito che la propria app non era più appetibile per gli utenti cinesi, per cui ha creato una piattaforma pensata esclusivamente per loro e chiamata 职场 zhíchǎng che può voler dire “luogo di lavoro, forza lavoro” ma anche letteralmente “mercato del lavoro”. Questo è sicuramente un nome ancora più esplicito e chiaro sullo scopo della piattaforma, ma forse meno “affascinante del primo”.